In flagella paratus sum

E’ apparsa di notte, e di notte l’ho fotografata.

L’opera in marmo dello scultore Jago dopo un viaggio in mare sulla nave Ocean Viking approda, è il caso di dire, a Roma, allo stadio Olimpico prima, su ponte sant’Angelo poi.

La rappresentazione dell’artista racconta dell’essere migrante, di come un’odissea giunga infine al sonno ristoratore. E visto che in questi ultimi giorni di agosto è stata vandalizzata con la rottura di una mano, aggiungerei che purtroppo parla di un segno dei tempi più che attuale, sia nel significato di sfregio alla solidarietà a cui anche mira l’opera stessa, sia nella dimostrazione di incuria del patrimonio, valore di Roma.

Una storia scritta nel nome stesso dell’installazione, In flagella paratus sum, Sono pronto al flagello.

Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino, l’odore che perdeste, l’uguaglianza che avete sottomesso” Sola andata – Canzoniere Grecanico Salentino / Erri De Luca

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